
Il Dog trekking
Il dog trekking è una delle attività più emozionanti da vivere con il nostro cane, perché è un momento di pura identità canina per lui e di condivisione del suo habitat ed un momento di collaborazione e complicità unici.
Vedi seconda tappa del nostro cammino in Portogallo https://www.youtube.com/watch?v=dtou3r5K-K8
“Dog Trekking”, non solo da un aspetto puramente sportivo ma con il presupposto che tra “uomo e cane” possa instaurarsi una relazione sul modello delle relazioni interpersonali e che quindi, come in ogni interazione, vi sia uno scambio di sentimenti, affetti, emozioni che influenzano reciprocamente i due soggetti, discende la possibilità di condividere in senso ludico, sportivo e terapeutico tale incontro, nel rispetto dell’identità di entrambi i partner.

Ci sono accortezze che non possiamo non conoscere e rispettare se veramente vogliamo che sia un momento positivo in tutti i sensi per il cane e non solo per noi.

Anche stamattina leggo in un gruppo “ trekking a 6 zampe” che hanno portato una cucciola di jack russel di 4 mesi e mezzo a fare un trekking di 12 km…!!!!
Assurdo !!
Ecco quando dico che non avere un po’ di conoscenza del cane porta a non amarli veramente ma soprattutto a non rispettarli, questo vale nella vita e anche nelle attività.
L’uomo non può continuare a pensare solo a se stesso, all’appagamento dei suoi desideri e pensieri ma ci vuole equilibrio nella relazione uomo cane , rispettando tempi e modalità di come approcciare questa attività, il dog trekking, come del resto vale in tante altre attività.

Oggi voglio trasmettervi le modalità base per vivere il dog trekking in sicurezza, rispetto e complicità.
Prima di tutto i requisiti fisici del cane e rispetto crescita psicofisica del cane.
E’ assolutamente dannoso far vivere questa esperienza a cani in età sensibile di crescita, ad esempio il jack russell del post di stamattina, 4 mesi e mezzo , fino ai 9 mesi dovrebbe essere vietato, e dai 9 mesi piano piano a piccoli step di tempi,durata, lunghezza e difficoltà percorso .

Un’altra cosa importante è la preparazione fisica del cane, cioè se il nostro cane fa una vita sedentaria con piccole passeggiate e divano, prima di portarlo a vivere grandi sovrastimolazioni e sottostimolazioni è importante per aver cura del suo corpo seguire un po’ di allenamento.
I nostri allenamenti prima del cammino sulla Rota Vicentina
https://www.youtube.com/watch?v=WXLnVZ2MXqM
Semplicemente con passeggiate costanti di lunghezza crescente , che ogni giorno diventano più lunghe e cosi sarà pronto e allenato fisicamente per il trekking.

Oltre all’allenamento è importante proteggere, nutrire i cuscinetti plantari , esistono roller, lozioni che aiutano inspessire callo del cane, ed è buon uso utilizzarlo durante i trekking.

Secondo aspetto importante è l’attrezzatura corretta, no collare solo pettora e della misura giusta in modo da non impigliarsi .
Per i cani a pelo lungo è consigliato tenere il pelo tra i cuscinetti corto in modo da evitare di scivolare perché i cuscinetti plantari sono coperti da esso.
Attraverso il collare si fa leva sulla sovrastimolazione continua, inoltre se avete questa passione l’attrezzatura migliore non è il guinzaglio ma il gancio trekking ( vedi foto) attraverso il quale i corpi si equilibrano a vicenda e non si fa mai pressione scorrettamente al corpo del cane, nel dare comunicazioni, direzioni e posizioni.

E’ importante effettuare piccoli ma costanti fermi , in cui dare da bere e soprattutto far si che non cada troppo in sovrastimolazione, perché i cani sono animali istintivi e non hanno il fermo nelle emozioni che vivono, ma come potete immaginare rimanere nel battitto accelerato senza equilibrarlo non è positivo.

E’ preferibile che il giorno del trekking il cane non mangi abbondantemente poco prima di partire, almeno 3 ore prima il pasto in quella giornata, altrimenti a fine percorso !
Non dico a digiuno ma leggero !!!!!!
E’ altresi importante avere con se un cassetta di pronto soccorso, perché la natura è fatta di tanti piccoli rischi e se ci troviamo con cane ferito o beccato da un serpente dobbiamo essere pronti a dare un primo soccorso per salvargli la vita, la natura è stupenda ma non è un gioco, ed il nostro cane non merita di correre tale rischio.

Per ultima e non per importanza la comunicazione, in piena percezione il cane vive la sua istintività a pieno e l’unico linguaggio che arriva è quello canino, posture posizioni , energie e gratificazioni.


Attraverso la comunicazione vera ,questa disciplina, il dog trekking, ci porta a raggiungere e vivere il contatto empatico, un contatto meraviglioso che esiste tra noi ed il nostro cane , quasi magico ma autentico e straemozionante.

Consiglio dal cuore, diffidate da chi organizza e non vi da queste nozioni fondamentali!
Il nostro cammino sulla Rota Vicentina _Portogallo
VEDI Documentario “My soul paws in cammino con Gioia”
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